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Il paese



Ardara è un comune di 779 abitanti della provincia di Sassari, nell'antica regione del Logudoro.

Nel Medioevo Ardara fu una delle dimore fisse dei giudici di Torres e degli organi governativi: può essere considerata, pertanto, la sede di residenza privilegiata del regno dopo la decisione di trasferirvi la corte da Torres tra i secoli XI e XII. A quel periodo risalgono, infatti, i principali monumenti. I sovrani decisero di lasciare Torres a causa del clima non salubre e per le continue minacce dei barbareschi: scelsero, dunque, Ardara per passarvi gran parte dell'anno, e il castello di Burgos per trascorrervi i mesi estivi.[3]

Furono dunque costruiti un imponente Palazzo (in cui abitava il giudice con la famiglia e operavano il governo e la cancelleria), e l'insigne Basilica palatina di Santa Maria del Regno, giunta integralmente a noi[4], dove venivano celebrati i matrimoni, le intronizzazioni e i funerali della dinastia regnante dei Lacon Gunale. Nella chiesa, dinanzi ad Alessandro, legato di Gregorio IX, e al primo consorte Ubaldo Visconti di Gallura, Adelasia di Torres sottoscrisse un atto di sottomissione alla Santa Sede, nel dicembre 1236, in cui la nominava erede in caso di mancanza di figli.[5]

Fu l'energica donnikella Giorgia, sorella di Gonnario Comita, a chiamare ad Ardara le maestranze pisane per procedere alla loro costruzione. Il Palazzo (non castello) aveva un aspetto solenne, a più piani e varie finestre, con gli ingressi che davano sulla campagna: ai primi dell'800 ne rimanevano discreti resti, oggi si vede solo il residuo di una torre di 12 metri e pochi avanzi di mura. Intorno alla "reggia", vero fulcro del potere giudicale, vi erano altri edifici governativi o gentilizi.

La basilica è uno dei più significativi monumenti romanico-pisani della Sardegna. L'interno è impreziosito dal bellissimo retablo maggiore, dietro l'altare, di Giovanni Muru, il più grande del Cinquecento sardo. Nella cripta sottostante è stata rinvenuta la tomba della regina Adelasia di Torres (regno: 1236-59) che morì nel non lontano castello del Goceano. La giudicessa, prima di ritirarsi a Burgos, trascorse lunghi periodi nel Palazzo di Ardara (dove nacque[6]), anche con il secondo marito re Enzo di Svevia, figlio naturale dell'imperatore Federico II, che aveva sposato proprio a Santa Maria del Regno nel 1238.

La morte senza eredi di Adelasia, nel 1259 ca., causò la fine del giudicato di Torres e la sua spartizione tra le famiglie dominanti.

Enzo di Svevia, comunque, nonostante il divorzio da Adelasia e il suo stato di prigionia a Bologna, continuò a fregiarsi del titolo di re di Torres, fino alla morte (1272).

Ardara fu assegnata ai Doria e il suo declino fu lento e inesorabile.

Oggi è comunque un piccolo ridente borgo con un passato importante e una grandiosa Basilica che lo sovrasta per ricordarlo.




  Sailko, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons - Testi WIKIPEDIA




 

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