Territorio

Il territorio del comune di muros è principalmente collinare coperto da una folta vegetazione formata da macchia mediterranea e da alberi contiene al suo interno alcuni monumenti di rilevanza archeologica e naturalistica. Tra cui ricordiamo:
Rocca Ruja

La regione di Rocca Ruja comprende il versante orientale del pianoro di Su Padru di Ossi che si affaccia sulla valle di Badde Ivos. È caratterizzata da nuclei di boschi caducifogli a roverella, con alcuni esemplari di notevoli dimensioni, intercalati a macchie e garighe rupicole, ad una quota fra 300-350 m s.l.m. Fra il crinale di rocce si trova la seconda grotta che impreziosisce il patrimonio speleologico del territorio di Muros: Su Puttu de Sa Rocca Ruja.La grotta presenta due ingressi che conducono a due pozzi fra essi paralleli di cui uno porta ad una piccola cavità rivestita da concrezioni minerali.

San Leonardo
A San Leonardo si incontrano due strade antiche, la prima, che si inerpica verso Canechervu, detta di Santu Lionardu; la seconda, che discende verso Badde Ivos, detta Coa de Redulas. Anche alcuni confronti inducono a datare il primo impianto delle strade ad epoca romana. Qui si trovava il villaggio di Irbosa, che probabilmente ricalcava un insediamento romano (presenza delle strade Santu Lionardu-Coa de Redulas e della necropoli in dolio nell'area di cava). In esso nell'XI secolo si tenne un'assemblea presieduta dal giudice Barisone. Il villaggio si spopolò nel XIV secolo, a causa delle epidemie, ma la chiesa rimase attiva almeno fino al 1688, quando venne visitata dal vescovo di Sassari.

Grotta dell'inferno
Posta al limite tra il bosco e le creste rocciose, di un massiccio carsico si apre ''Sa grutta 'e s'Inferru'' (Grotta dell'inferno o del diavolo) che costituisce la parte più preziosa del patrimonio speleologico di Muros. La grotta presenta numerose e vaste gallerie che si ramificano in cunicoli secondari, salti e dislivelli, per uno sviluppo complessivo di 600-800 m. L'habitat umido, fresco ed oscuro è un naturale rifugio per colonie di pipistrelli che regolano l'equilibrio ambientale degli insetti e garantisce la sussistenza di specie endemiche rare come una piccola felce. Scolopendria emionitide Nome scientifico: Phyllitis sagittata (DC.) Guinea et Heywood Famiglia: Aspleniaceae È una felce perenne, emicriptofita rosulata, alta da 10 a 30 cm. Specie rara in Italia nel territorio di Muros si trova esclusivamente nella Grotta dell'Inferno, sulla destra dell'ampio ingresso fra le cenge stillicidiose che, miracolosamente, conservano ancora pochissimi esemplari di questa pianta.







 

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